L’esperienza del lockdown e della pandemia ci consegna l’urgenza di immaginare il futuro ripensando azioni, comportamenti e progetti. Proviamo a convivere con l’emergenza sanitaria mondiale andando oltre la contingenza e a vivere il presente come tempo per costruire e ricostruire, partire e ripartire, esistere e resistere. Il qui e ora ci consente di concentrarci nella ricerca del nostro posto nel mondo. Afferriamo il presente per colmare le distanze e recuperare il tempo della prossimità, superando ostacoli reali e immaginari. Serviamoci del presente come di un tempo plurale e generoso, da dedicare a occasioni, opinioni, punti di vista, voci. Inventiamo la realtà. Ciò che abbiamo vissuto in quarantena e quello che sapremo costruire per il nostro futuro dipende pure dalle responsabilità che maturiamo nel nostro presente, anche dalle letture che scegliamo di fare e da quelle che sapremo proporre.