In Cremeria Letteraria il Presidio di Lucera, per la Rassegna “In Riva al Duomo” celebra un sodalizio che ha cambiato e rivoluzionato in maniera indelebile la musica e la canzone italiana, ovvero il duo Lucio Battisti e Mogol. A fornirne l’occasione, la presentazione dell’ultimo libro di Fulvio Frezza Vento nel vento – dieci anni di Lucio e Giulio (Florestano Edizioni).

Nel descrivere questo viaggio musicale l’autore si avvale dell’accompagnamento musicale del Maestro Domenico Mezzina che passerà in rassegna i brani più famosi della leggendaria coppia (Lucio e Giulio appunto).

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“La vita, spesso, si diverte a costruire melodie perfette”, scrive Fulvio Frezza nel suo bel libro: un modo davvero originale di raccontare Lucio Battisti e il suo incontro con Giulio Rapetti, in arte Mogol. L’amicizia e l’affinità artistica tra i due è stata, forse, una di quelle melodie perfette, che nascono con la timidezza della sperimentazione, esplodono nella genialità della simbiosi creativa, tramontano in silenzio, “come la neve che non fa rumore” direbbe Battisti. Ogni generazione pensa che gli anni di passaggio dalla propria adolescenza all’età adulta siano stati i più belli di sempre, ma chi ha vissuto quelli in cui si è passati dai Beatles a Lucio Battisti, con il contorno di minigonne, capelli lunghi e liberazione sessuale può dirlo con maggiore convinzione. Le canzoni di Battisti e Mogol sono state la colonna sonora della nostra vita, anche quando poi magari cercavamo altra musica, e ancora oggi, quando sono passati venti anni dalla scomparsa del musicista e quasi quaranta dal loro ultimo disco insieme, quelle armonie e quelle parole restano fondamentali modelli di riferimento. Il racconto di un decennio tumultuoso, in cui il mondo intero subiva una profonda trasformazione, e della parallela evoluzione nel rapporto fra due artisti insieme geniali e riservati, svela quanto si nascondeva tra la semplicità soltanto apparente delle melodie di Lucio e dei versi di Giulio. Ricordi perduti, rimasti annodati per sempre a un pugno di note e di parole che accarezzano e graffiano dove il nostro cuore è più sottile.

Fulvio Frezza, barlettano, ha sempre amato la musica e le parole, pur nella vita avendo fatto sempre altro. A un certo punto ha però riscoperto le sue due passioni, le ha unite e ha cominciato un’avventura piacevole e fortunata: con Meraviglioso, vita e amori di Domenico Modugno in 12 canzoni ha portato Modugno nelle librerie e nei teatri di tutta la Puglia, e non solo.

Domenico Mezzina è nato a Barletta nel 1978, inizia gli studi musicali all’età di 11 anni. Si forma, chitarristicamente parlando, sotto la guida di vari maestri (tra i quali il M° Antonino Maddonni), diplomandosi in Chitarra Classica presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari con il M° Roberto Lambo. Ha studiato per la laurea in chitarra classica presso il conservatorio di musica “N. Rota” di Monopoli. Ha frequentato corsi di “Perfezionamento Chitarristico” con i maestri: Maurizio Colonna, Costas Cotsiolis, Aniello Desiderio e Juan Lorenzo. Ha fatto parte dell’Orchestra di Chitarre “Manuel de Falla” di Bari, e dell’”Orchestra a plettro” del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.

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