Fabio Calenda presenta il suo ultimo romanzo I soldi sono tutto (Mondadori), che narra le lusinghe e i retroscena dell’incredibile truffa finanziaria legata alla vicenda del cosiddetto “Madoff dei Parioli”, nella quale l’autore è stato coinvolto in prima persona.

saluti istituzionali
Gabriele Abaterusso, sindaco di Patù

introduce
Chiara Maggio, Liceo Classico G. Stampacchia

dialoga con l’autore
Mario Carparelli,Presidio del Capo di Leuca

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Roma, 2006. Moglie ricca e lagnosa, disprezzato dai suoceri, carriera in stallo: la vita di Gianni Alecci, cinquantacinque anni, è all’insegna della frustrazione. Le giornate ristagnano tra l’ufficio, in cui subisce le angherie di Riccardo Premoli, il suo direttore trentenne, e la famiglia, trascinandosi in liti costanti con la moglie Eleonora e il figlio Stefano, adolescente perditempo. Un ulteriore motivo di acredine è il confronto con il primogenito Roberto, adorato dalla madre e precocemente affermatosi all’estero come investment banker, la cui sola esistenza sembra rinfacciargli la sua mediocrità. Unico spiraglio è la sua giovanissima amante trash, Lou, con cui scorrazza in moto e consuma la tresca in uno squallido monolocale adibito a garçonnière: una tresca non di tutto riposo a causa delle pressioni della ragazza, smaniosa di trovare il suo posto al sole. Alecci medita rivalse, si arrovella sui soldi come mezzo per compiere un’ascesa sociale, essere accolto in circoli esclusivi, frequentare la gente che conta. L’occasione gliela offre un suo amico, il serpentino Alberto Lepore, avvocato di grido e sagace investitore, che gli suggerisce il canale attraverso cui ha accumulato ingenti ricchezze: Aletheia, una società di fondi offshore, gestita da un asso della finanza. Grande sarà la sorpresa di Alecci nello scoprire che il personaggio riemerge dal suo lontano passato: Vincenzo Greco, un compagno di classe ai tempi del liceo. Nasce un sodalizio che arreca frutti immediati. Dopo avere investito le sue poche migliaia di euro di risparmi, Alecci convince la moglie a mettere nel piatto l’intero patrimonio, coinvolgendo perfino l’odiata suocera a intervenire con un importo consistente. In meno di un biennio la ruota ha girato. I soldi acquisiti gli aprono gli agognati salotti. Ha acquistato perfino la fama di esperto. Finalmente si sente un vincente. Nel frattempo, lo spettro di una grave crisi si sta già materializzando. Siamo ormai nel 2008, annus horribilis per i mercati finanziari. Nel vortice della propria hybris, finge di ignorare che quello costruito da Greco sui derivati rischia di rivelarsi un castello di carte, destinato a crollare trascinando con sé i suoi sogni. Una storia graffiante, sostenuta da un continuo senso di catastrofe che incombe e tiene alta la tensione fino all’ultima pagina.

Scrittore ed economista, Fabio Calenda è nato a Parigi. Ha collaborato per dieci anni con il supplemento finanziario de “la Repubblica”. Il suo primo romanzo, “La porta del tempo”, è stato pubblicato da Einaudi.

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Iniziativa promossa dalla Regione Puglia, Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, in collaborazione con l’associazione Presìdi del Libro.

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