Si! Pur in un presente doloroso stretto tra pandemia e guerra, appare doveroso impegnarsi  per produrre conoscenza,  cultura, consapevolezza, perché urge immaginare un futuro possibile, e lavorare per inverarlo. Con uno sguardo rivolto al passato, alla memoria di esperienza collettiva vissuta, affinchè di essa si faccia tesoro. Questo l’impegno del Presidio del libro di Grottaglie, in un percorso comune con l’Assessorato alla Cultura della Città di Grottaglie e con ANPI, SPI-CGIL e Rotary Club cittadini. Il libro, la lettura ne sono appunto il viatico condiviso.

Di questo percorso avviato lo scorso dicembre, sospeso per le disposizioni anti-covid, ecco il terzo appuntamento presso  l’Auditorium dell’I. C. “F.G.Pignatelli” con il libro dell’Editore Radici Future, per la collana “I Formiconi” diretta da Oscar Iarussi e Pasquale Martino: “Giuseppe Di Vagno Martire socialista”, scritto da Fulvio Colucci, giornalista molto attento alla sua comunità regionale di riferimento, oggi impegnato nella redazione delle pagine culturali di un importante, storico quotidiano pugliese.

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La collana ispirata ad una famosa opera letteraria del meridionalista Tommaso Fiore, pubblica profili biografici di donne e uomini di un “Sud da non dimenticare e da conoscere, il Sud delle radici future”.

Il bel libro del giornalista Fulvio Colucci, infatti su Giuseppe Di Vagno, il Parlamentare pugliese ucciso dai fascisti pochi mesi prima di Giacomo Matteotti, non è una classica biografia, che si aggiunge a quanto già pubblicato, perché la traccia seguita da Colucci per raccontare la vita breve ma densa di questo coraggioso socialista del primo novecento è il rapporto tra Di Vagno e il suo contesto. Famigliare nell’età  dell’infanzia, con i primi libri che gli vengono regalati, tra cui il famoso e forse oggi rivalutato  “Cuore” di De Amicis; scolastico, più in là, negli anni  dell’adolescenza; e poi ancora culturale con il gruppo dei cosiddetti “meridionalisti”; sociale: con  i braccianti e i contadini pugliesi e i salotti bene della sua Conversano; politico con gli esponenti pugliesi e nazionali del Partito Socialista e con gli uomini dei Governi monarchici e liberali, a cui lui si opponeva fieramente.

In quei primi decenni del  Novecento, che furono crogiuolo del Fascismo il quale, dopo il suo omicidio e quello di Giacomo Matteotti, si affermò nel Governo del Paese e dalla scia torbida del primo dopoguerra, lo trascinò nella sanguinosa conquista coloniale ed infine nella seconda Guerra Mondiale.

Un libro, quindi non fatto con un inanellare date ed eventi ma con racconti di relazioni, sopratutto. Così Colucci non solo riesce molto piacevolmente a descrivere l’uomo “il gigante buono” come fu definito per la sua statura massiccia, il politico socialista,  quanto sopratutto il Mezzogiorno e la Puglia di quegli anni tormentati, confusi   e difficili. Con Colucci ne discuteranno il Presidente Provinciale dell’ANPI e due parlamentari: l’ex Senatore Battafarano e il deputato in carica di Grottaglie On. Cassese, seppure in videoconferenza, per i suoim impegni parlamentari, insieme al Presidente della Fondazione “Di Vagno”, l’avv. Mastroleo. L’Assessore il Prof. Vinci coordinerà  i lavori, ospite la Dirigente della Scuola Marisa Basile. Interverranno la Presidente del Circolo ANPI cittadino Annamaria D’Erchie, Vincenzo Manigrasso per il circolo SPI-CGIL, Mimmo Petrelli, Presidente del Rotary Club di Grottaglis e per il Presidio del libro Piero Aresta. Ingresso libero ma con mascherina obbligatoria e distanziamento raccomandato perché covid corre  purtroppo corre e lascia tracce spesso spiacevolissime!

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