È proprio quello che gli occhi non vedono che la mente, ascoltando, può immaginare.

Il Civico 111 è la casa in cui l’arte e la cultura sono venuti ad abitare. Sorto laddove prima c’era ‘u funnucu’, un luogo cioè in cui i mercanti, a metà del Novecento, trovavano riparo insieme ai propri asini e cavalli, divenne un po’ di tempo dopo ‘il forno’, un panificio a due passi dal centro storico. Oggi il Civico 111 osa scommettere su un nuovo modo di pensare e vivere l’edificio, dando alla pietra e ai colori d’origine un’altra identità. Cambiano i concetti di spazio e di dimensione, i confini si smaterializzano, non si vedono, ma si avvertono. Così come si presenta, il luogo rispetta fedelmente la storia dello spazio che lo ospita. Sono stati mantenuti i vari strati di intonaco, bianco, verde, grigio, nero, su cui si è intervenuti in superficie, senza aggredire la parte più vera e profonda, caratteristica di una pluralità funzionale e semantica del posto. Il Civico 111 è un luogo in cui le regole vanno osservate. Si superano le convenzioni fisiche, ma non i confini ideologici, ci si ritrova in uno spazio chiuso, che concede l’illusione dell’apertura verso ciò che si trova accanto. Attorno a voi il Civico 111 ha eretto muri invisibili, con cui ha tracciato senza invadenza il limite dello spazio in cui vi trovate. Un limite che la gamba potrebbe sì attraversare, ma che la coscienza impone di rispettare.

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Come si presenta È suddiviso in reparti, ciascuno adibito a una funzione diversa: artistica, culturale e linguistica. Ad accogliere chi entra una piccola reception, che funge anche da sala d’attesa per i genitori che aspettano la fine della lezione di inglese o di arte dei propri figli. Nella stessa area un muro di ferro e legno isola la stanza dedicata alla formazione linguistica: qui adulti e bambini hanno modo di seguire le lezioni individualmente o in gruppo. Alla destra della reception si trova la galleria, divisa a sua volta in tre aree: la prima riservata al coworking, la seconda allo spazio espositivo vero e proprio e la terza e ultima in fondo, abbracciata da un arco a vista e illuminata da una sfera dal colore lunare, è dedicata alle riunioni e al tavolo conferenze e presentazioni. Chiudono questo piccolo labirinto il bagno, un angolo ristoro e un giardino.

La missione In quanto luogo di arte e cultura, lo spazio espositivo si impegna a ospitare mensilmente le opere di artisti di livello, dalla pittura alla scultura e alla fotografia, a promuovere incontri di lettura e presentazioni di libri, nonché dibattiti e convegni su temi di interesse pubblico. Al Civico 111 sono già attivi corsi e laboratori che coinvolgono grandi e piccoli, permettendo a questi ultimi di crescere e divertirsi in un ambiente sano, a contatto con esperti e professionisti di vari settori. L’aspirazione è quella di crescere giorno dopo giorno, anno dopo anno, offrendo al territorio una valida occasione culturale, che contribuisca a formare le menti e a cambiare molte cattive abitudini.