Amico e fratello tradito, umiliato, offeso, malato, violato; cuore ancora vivo e pulsante ma in lenta agonia; mare da conquistare, da domare, da sporcare più che un infinito di onde materne in cui immergersi e sciogliersi. Oggi, rotta di nuove disperazioni, richiamo verso fughe di libertà, MadreMare accoglie le vite di chi si è allontanato dai luoghi della memoria, dalla violenza, dalla povertà, costretto ad una pericolosa erranza o condannato a trovare spazio nella marginalità più assoluta.