Il Presidio di Parabita – “Emergenze Sud” si costituisce nel settembre 2005 proponendosi di collaborare con gli enti locali, le imprese e le associazioni, per favorire l’occupazione nell’impresa culturale; promuovere iniziative che diano visibilità alle emergenti attività culturali locali; aggregare gruppi di lettori e creare un rapporto di continuità tra gli autori del panorama letterario nazionale, locale e le realtà scolastiche.

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Emergenze Sud – Cantieri Culturali Aperti è un contenitore di progettazione che intende dare risposta, attraverso la promozione di attività, alla domanda crescente del nostro territorio, di pieno ingresso nei mercati globali dell’Impresa Culturale; è l’espressione di un lavoro comune di insegnanti, liberi professionisti, studenti universitari e scrittori. Nel settembre 2005 Emergenze Sud diventa Presidio del libro. L’associazione si prefigge di mettere in evidenza le emergenze territoriali, “emergenze” intese nella doppia accezione del termine: fenomeni che si differenziano in una realtà omogenea, portatori di significati sociali, antropologici e di consapevolezza della propria identità (significato progressivo e di sviluppo) e situazioni di turbolenza e disagio che vanno affrontate con interventi straordinari (significato critico) organizzando iniziative finalizzate all’arricchimento culturale del territorio. Infatti, pur nell’epoca dell’informazione globalizzata, a livello locale si registra sempre più la necessità di riappropriarsi di canali comunicativi fagocitati dalle dinamiche dei media pesanti (televisione, stampa, internet, ecc.) tornando a ripopolare le piazze, le strade, i centri storici, luoghi della memoria collettiva; promuovendo e sviluppando forme di incontro spontanee, cercando di rompere lo schema dei mezzi a favore di una condivisione completa del messaggio e dei suoi contenuti che sono interattivi e mai fissati a priori: il Sud, con le sue “emergenze”, diviene testo e contesto di rappresentazioni sociali e culturali, di relazioni umane che si compiono quali unica risposta all’alienante risucchio delle forze della globalizzazione.