Il Presidio di Ostuni – in collaborazione con l’Istituto Pantanelli-Monnet e le associazioni Meic, Centro di cultura Donato Cirignola, Post-associazione di psicologi – incontra l’autrice Paola Cereda.

Quella metà di noi, scritto da Paola Cereda, è uno dei libri tra i dodici finalisti candidati al Premio Strega. Un romanzo intenso e coinvolgente, ambientato nella Torino dei nostri giorni, in cui si muovono una folla di personaggi a cui Paola Cereda affida il compito di narrare le contraddizioni e le difficoltà della condizione contemporanea. La storia centrale è quella di Matilda, una maestra in pensione, che per ripagare un debito ricomincia a lavorare prendendosi cura di un anziano. Tutti e tutto la condizionano: le passate esperienze, i familiari, la situazione lavorativa. Lo spostarsi dalla periferia al centro di Torino, la nuova solitudine e le inedite complicità. Il romanzo, sostenuto da una lingua precisa ed essenziale, pagina dopo pagina diviene la narrazione della condizione liminare che, in alcune fasi della vita, tutti dobbiamo affrontare e interroga il lettore sulla possibilità di non restare sulla soglia ma di diventare capace di immaginare, scegliere e progettare il futuro.

Paola Cereda è nata e cresciuta in Brianza, si è laureata in Psicologia a Torino con una tesi sull’umorismo ebraico. Si è specializzata in diritti umani e cooperazione internazionale, in particolare in progetti artistici e teatrali nel sociale. Ha viaggiato e lavorato in molti paesi del mondo. Attualmente vive a Torino e collabora con ASAI, Associazione di Animazione Interculturale, dove si occupa di progetti artistici con minori italiani e stranieri. Cura la regia e la drammaturgia della compagnia teatrale integrata assaiASAI, nella quale recitano ragazzi di età, provenienze e abilità differenti.
Vincitrice di numerosi concorsi letterari, è stata finalista al Premio Calvino 2009 con il romanzo Della vita di Alfredo (Bellavite). Per Piemme ha pubblicato nel 2014 Se chiedi al vento di restare (Finalista al Premio Rieti).”

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