La scrittrice, traduttrice e filosofa romana ospite dell’incontro per presentare il suo ultimo libro Pura invenzione (Marsilio, 2018).

L’opera prende spunto dal capolavoro della fantascienza “Frankenstein” di Mary Shelley su cui l’autrice tesse 12 variazioni letterarie per scandirne significati e innovazioni stilistiche.

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Mary Shelley, figlia di una filosofa femminista e di un filosofo politico, comincia a scrivere nel 1816, nell’anno senza estate e per gioco, il romanzo del nuovo Prometeo, la storia di Frankenstein e della sua creatura, il mostro reso colpevole dall’evidenza di non essere stato amato, tratto per amore dalle viscere dei cimiteri e al quale il fulmine di Victor Frankenstein, lo scienziato, dà la vita. Frankenstein è il primo romanzo in cui la scienza si fa mitologia e, come la mitologia, crea i suoi esseri, quelli mortali e gli immortali. Lisa Ginzburg, figlia di una storica del femminismo e di uno storico, a duecento anni dalla prima pubblicazione del romanzo di Shelley, ci racconta, forte e conscia di questa eco bio-bibliografica, il suo Frankenstein lettera per lettera, dalla F della Felicità di rileggerlo e ritrovarlo, alla N di Nascere che è, sempre, il verbo da cui tutto comincia. (Amazon.com)

Figlia di Carlo Ginzburg e Anna Rossi-Doria, si è laureata in Filosofia presso la Sapienza di Roma e perfezionata alla Normale di Pisa. Dopo essersi occupata della mistica francese del Seicento (si ricorda in particolare l’edizione del Commento mistico al Cantico dei cantici di Jeanne Guyon, Genova, Marietti, 1997) ha lavorato come traduttrice (tra i suoi lavori, L’ imperatore Giuliano e l’arte della scrittura di Alexandre Kojève, Roma, Donzelli, 1998 e Pene d’amor perdute di William Shakespeare, Torino, Einaudi, 2002) e collaborato a giornali e riviste quali “Il Messaggero” e “Domus”. Ha curato, con Cesare Garboli, È difficile parlare di sé, conversazione a più voci condotta da Marino Sinibaldi, opera pubblicata da Einaudi nel 1999, poi tradotta in tedesco (Es fällt schwer, von sich selbst zu sprechen, aber es ist schön, Berlin, Wagenbach, 2001) e in inglese (It’s hard to talk about yourself, Chicago, The University of Chicago Press, 2003). (Wikipedia.org)

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L’incontro è organizzato dal locale Presidio del Libro in collaborazione con l’IISS “Q.O. FLACCO” di Castellaneta.

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