La scrittrice Claudia Durastanti, tra i dodici candidati al prossimo Premio Strega con il suo ultimo libro La straniera (La Nave di Teseo) grazie alla presentazione di Furio Colombo, ospite a Lucera in Cremeria Letteraria.

conversa con l’autrice
Ivano Triggiani

La penna eccezionale di Claudia Durastanti racconta in La straniera la storia di una famiglia tanto sbilanciata quanto, a modo suo, unita: una mamma che nel caos degli anni Settanta tenta di superare il suo handicap (la sordità), un padre che di giorno “costruiva case, di notte sfasciava matrimoni”, una bambina che si aggrappa a qualsiasi cosa possa aiutarla a venir fuori dalla confusione del suo (dei suoi) “nido”.

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Non c’è pietismo o indulgenza ma uno sguardo lucido, disincantato, autentico. La bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti e le oscurità. La straniera è il racconto di un’educazione sentimentale contemporanea, disorientata da un passato magnetico e incontenibile, dalla cognizione della diversità fisica e di distinzioni sociali irriducibili, e dimostra che la storia di una famiglia, delle sue voci e delle sue traiettorie, è prima di tutto una storia del corpo e delle parole, in cui, a un certo punto, misurare la distanza da casa diventa impossibile.

Claudia Durastanti (Brooklyn, 1984) è scrittrice e traduttrice. Il suo romanzo d’esordio “Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra” (2010) ha vinto il Premio Mondello Giovani. Il suo libro “Cleopatra va in prigione” (2016), è in corso di traduzione in Inghilterra e in Israele. È stata Italian Fellow in Literature all’American Academy in Rome. È tra i fondatori dell’Italian Festival of Literature in London. Collabora con “la Repubblica” e vive a Londra.

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