Il Festival delle piccole cose, giunto alla V Edizione e con la direzione artistica del poeta Raffaele Niro, ha tra i suoi obiettivi più importanti quello di valorizzare i beni immateriali custoditi nei luoghi che lo ospitano.

Rhymers’ Club, l’associazione culturale che organizza il festival, è alla continua ricerca di luoghi, sempre più rari, ancora custodi del silenzio, della luce, del vento, dell’aria incontaminata.

La programmazione artistica, che quest’anno coinvolge poeti e musicisti, prova a far coltivare, verso questi spazi, gesti d’amore privandosi, come nel suo spirito, di amplificazione acustica e di ulteriori luci che non siano quelle naturali.

Il tema di questa edizione 2020 è Radici e Ali, mutuando le parole di Alessandro Leogrande che riguardo all’identità pugliese ebbe modo di scrivere: “L’identità non è fatta solo di radici, ma anche di ali. Non solo di passato, ma anche di futuro. Ripensare la propria identità non vuol dire solo voltarsi indietro, verso il già dato, ma soprattutto fissare lo sguardo avanti”.

L’Iniziativa è promossa dalla Regione Puglia, Assessorato all’industria turistica e culturale, in collaborazione con l’Associazione Presìdi del libro e dalla città di Monte Sant’Angelo. Inoltre fondamentali sono state le collaborazioni con il Museo della Valle del Celone e del comune di Castelluccio Valmaggiore, della Pia Unione del SS. Crocifisso di Varano, del Centro Arte e tradizioni popolari di Mattinata, del Parco Daunia Avventura di Biccari, della Fondazione TerraMia di San Severo e del fotografo Raffaele Battista di Lucera.

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